
10 film sulle vacanze da vedere su MUBI9 min read
10 film sulle vacanze da vedere su MUBI
Una selezione dei migliori film sulle vacanze dal catalogo MUBI Italia.
Continua il nostro appuntamento mensile con la rubrica tematica dedicata ai migliori film da vedere nel catalogo MUBI.
Nelle precedenti puntate abbiamo raccolto i film sul coming-of-age, i film sul viaggio e i film a tema LGBTQ+ che abbiamo amato di più. Questa volta abbiamo scelto il tema delle vacanze, intese come periodo di tempo libero, di svago e lontananza dal lavoro o dalla scuola. La maggior parte sono ambientati d’estate, ma come vedrete non è l’unica stagione protagonista. In altri casi ci siamo concessi qualche licenza poetica, muovendoci sul concetto di scoperta, esplorazione, movimento nello spazio e nel tempo anche metafisico, in un certo senso, si tratta pur sempre di una vacanza.
Forza Maggiore, Ruben Östlund
(Svezia-Francia, 2014)

Ruben Östlund è uno dei nostri registi contemporanei preferiti e probabilmente Forza maggiore è la sua opera che preferiamo. Una famiglia in vacanza sulle Alpi Francesi, una minaccia improvvisa subito scongiurata, scatena una reazioni emotive a catena che porterà a delle conseguenze drammatiche. Un capolavoro dei nostri anni.
Old Joy, Kelly Reichardt
(Stati Uniti, 2006)

Old Joy è un film del 2006, un decennio che oggi guardiamo sotto una nuova luce a distanza di tutti questi anni. Pellicole come questa testimoniano la crisi generazionale di quel decennio, affrontata con strumenti e desideri ben diversi da quelli attuali. Due amici alle prese con la vita adulta, partono per un cammino tra le montagne e le foreste dell’Oregon per trovare un po’ di pace e di risposte semplici.
Supplemento, Krzysztof Zanussi
(Polonia, 2002)

Se non fosse per Kieślowski, Zanussi sarebbe il più grande regista polacco di nome Krzysztof. Purtroppo l’anagrafe l’ha privato di questa gioia. Supplemento è un film che ci ha fatto sentire giovani, forti e, viva Dio, incerti su tutto, quando il concetto di vacanza non era minimamente sinonimo di ferie, semmai di scoperta di se stessi.
Gambling, Gods and LSD, Peter Mettler
(Canada-Svizzera, 2002)

Entriamo nell’ambito della vacanza spirituale direttamente dal divano di casa, almeno per noi poveri spettatori di fronte a Gambling, Gods and LSD. Non di certo per Peter Mettler che ha realizzato questo lungometraggio psichedelico partendo da oltre 50 ore di registrato, tra Canada, India, Svizzera e Las Vegas.
Along the coast, Agnes Varda
(Francia, 1958)

Finanziato dall’Ufficio del Turismo francese, questo cortometraggio documenta lo spirito autentico della “villeggiatura” di metà Novecento. Along the coast cattura in poco meno di mezz’ora tutto il fascino e i cliché della Costa Azzurra di quegli anni, meta ambita per le vacanze dei turisti di mezzo mondo.
Viaggio a Tokyo, Yasujirô Ozu
(Giappone, 1953)

Viaggio a Tokyo è un capolavoro della storia del cinema che a distanza di settant’anni ha mantenuta intatta tutta la sua magnificenza. Fa un certo effetto rivederlo nell’estate dei Giochi Olimpici di Tokyo, all’insegna della tecnologia e anche un po’ della distopia post-pandemica. Sarebbe superfluo aggiungere qualsiasi commento, se non l’avete mai visto, è sempre il momento adatto per vederlo, se l’avete già visto, è sempre il momento adatto per rivederlo.
Our beloved month of august, Miguel Gomes
(Portogallo-Francia, 2008)

Diffidiamo sempre di chi ama il mese di agosto, l’unico vero cruellest month in calendario. Tuttavia Our beloved month of august si ferma al titolo in quanto ad apprezzamenti verso quei 31 giorni di agonia. Visto che negli ultimi tre-quattro anni letteralmente CHIUNQUE è stato in vacanza in Portogallo, questo film vi riporterà un po’ lì, ma solo sullo sfondo. In primo piano una storia tutta da scoprire.
The wise kids, Stephen Cone
(Stati Uniti, 2011)

Ambientato durante una delle eterne estati del South Carolina, The wise kids segue le vicende di un gruppo di adolescenti del luogo, tra fede e religione, angosce e pregiudizi, identità sessuale e scoperta dell’omosessualità. Un’opera delicata e coinvolgente.
Reminiscences of a journey to Lithuania, Jonas Mekas
(Stati Uniti-Germania Ovest, 1972)

Reminiscences of a journey to Lithuania è un documentario di inizio anni Settanta che a dire il vero ha poco a che fare con il concetto di vacanza, se non per il fatto che la Lituania è ai primissimi posti nella lista dei nostri prossimi viaggi in programma. Tuttavia il paese ritratto dalla pellicola è totalmente diverso da quello odierno, così come appariva diverso al regista e suo frattello, che raccontano il ritorno nella propria terra natale dopo quasi trent’anni di lontananza.
End of summer, Jóhann Jóhannson
(Danimarca-Islanda, 2014)

End of summer è un cortometraggio del compianto compositore islandese, che ci regala un compendio di immagini dall’Antartide, un luogo che si fa quasi fatica a immaginare realmente su questo stesso pianeta dal quale scriviamo, qui in tutto il suo precario splendore.