3 libri che abbiamo letto a maggio6 min read
Tre libri che abbiamo letto a maggio
Un manuale sulla noia che fa proprio al caso nostro, Islanda e il ritorno di uno dei nostri autori preferiti.
Forse non esiste un mese migliore di maggio per leggere dei bei libri durante i pomeriggi di primavera. Forse, in generale, non esiste un mese migliore di maggio, ma questo è un altro discorso.
Probabilmente la tripletta dei libri consigliati ad aprile, è stata la migliore da quando abbiamo iniziato a tenere questa rubrica, senza nulla togliere alle precedenti. Tuttavia, anche quella di questo mese si difende bene. Le parole d’ordine di questo mese sono: post-esotismo, illuminismo nordeuropeo e, soprattutto, noia.
Un manuale con esercizi pratici per tornare ad annoiarci
Come annoiarsi meglio – Pietro Minto (Blackie)
Pietro Minto è un autore che conosciamo bene, soprattutto per la sua newsletter “Link molto belli” alla quale siamo iscritti praticamente dal giorno zero. Questo suo manuale in uscita per Blackie Edizioni il 20 maggio, non è soltanto divertente, ma anche utile per tornare a compiere un’attività troppo spesso vista in chiave negativa dalla nostra società: annoiarci. Ogni istante il nostro tempo viene minacciato da tutte le parti, come se lasciare uno spazio vuoto fosse un peccato mortale o uno spreco di capitale. Questo libro prova a farci riflettere e riappropriare della noia, anche con dei simpatici esercizi pratici.
Un altro capolavoro del padre del post-esotismo
Streghe Fraterne – Antoine Volodine (66thand2nd)
Antoine Volodine è uno degli autori più geniali e inclassificabili dell’epoca contemporanea. Lo abbiamo amato in romanzi celebri come Terminus Radioso e in Sogni di Mevlidò, pubblicati dalla stessa casa editrice di Streghe Fraterne, un romanzo che conferma il talento e la visione fuori scala dell’autore francese, che firma un trittico – spesso pubblica romanzi sotto altri pseudonimi – fatto di personaggi femminili atipici e in rotta di collisione con la società. Di più è difficile dire, Volodine va letto più che recensito.
Un romanzo illuminista contemporaneo
La fonte della vita – Bergsveinn Birgisson (Iperborea)
Come tutte le persone ragionevoli, abbiamo una fascinazione infinita verso qualsiasi cosa che abbia a che fare con il Nord Europa. È il motivo per il quale siamo grandi fan di Iperborea, casa editrice specializzata in materia, della quale dobbiamo forzarci a non mettere ogni mese un libro, per non sembrare degli stalker. Questo romanzo però contiene assieme troppe cose che ci piacciono per non essere consigliato: l’Islanda del Settecento, l’epopea illuminista di un rampollo danese, il mito dell’esplorazione e l’intelligente critica indiretta alle contraddizioni del nostro mondo presente.