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Tre libri che abbiamo letto a novembre5 min read

Tre libri che abbiamo letto a novembre

Questo mese consigliamo tre saggi: uno sul complottismo, uno sulle piante psicoattive e uno sulla coscienza cognitiva.

di Siamomine

Ah, amico novembre ci dobbiamo salutare. È stato un mese lunghissimo ma ne è valsa la pena come sempre.

Questo mese, come in effetti capita spesso, tra i libri che vi consigliamo ci sono solo saggi. Prima o poi bisognerà approfondire questa cosa che facciamo un po’ più fatica a leggere i romanzi, o comunque sia a consigliarli. Stiamo decretando l’ennesima morte del romanzo?

A distanza di poche settimane, ecco un altro libro nato in seno a una newsletter, l’omonima Complotti! che Leonardo Bianchi, giornalista di VICE Italia, ha iniziato a spedire un anno abbondante fa, se non ricordiamo male. Si tratta del secondo saggio pubblicato da Bianchi per minimum fax, dopo La gente che indagava il sentimento di rabbia e disincanto verso la politica che attraversava l’Italia dello scorso decennio, questo nuovo lavoro sembra una evoluzione naturale di quel contesto, esploso durante la pandemia e spesso trattato con superficialità e spocchia.

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L’impensato – N. Katherine Hayles – (effequ)

N. Katherine Hayles insegna letteratura in California e il resto del tempo pubblica saggi uno più bello dell’altro su post-umano, computazione, e il rapporto tra studi umanistici, tecnologia e scienza. Insomma, se ci seguite da un po’, si tratta esattamente di ciò di cui non siamo assolutamente esperti ma di cui siamo famelici. In questo saggio, tradotto da Silvia Dal Dosso e Gregorio Magini, che prosegue il lavoro di effequ in questa direzione, parla del «non-pensiero del conscio cognitivo», ovvero, tutti quei pensieri di cui non siamo coscienti e che pure sono vitali per la nostra esistenza e che mettono in relazione umani, animali e vegetali.

Pharmako/Gnosis – Dale Pandell (Add editore)

Infine una piccola perla a partire dalla copertina, che si inserisce alla perfezione nel discorso meglio conosciuto come “rinascimento psichedelico” di questi anni. Questo saggio con una spiccata vena poetica e una struttura enciclopedica con tanto di illustrazioni, raccoglie una serie di considerazioni e informazioni pratiche sulle piante psicoattive e le sostanze sintetiche che ne derivano, in cui i lettori vengono presi per mano e portati in un luogo da cui ne usciranno inevitabilmente diversi ed edotti a sufficienza per diffondere il verbo.

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