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Tre libri che abbiamo letto a ottobre5 min read

Tre libri che abbiamo letto a ottobre

Sono tre saggi, uno sportivo, uno su antropocene e fantascienza e infine una biografia.

di Siamomine

Questo mese con un po’ di dispiacere sacrifichiamo del tutto la narrativa e la fiction nei nostri consigli di lettura tra le nuove uscite editoriali.

Vi segnaliamo inoltre che qualche giorno fa è uscita una nostra intervista a Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi, autori della newsletter Medusa e dell’omonimo libro appena uscito per NERO Editions, che racconta l’antropocene e le storie della fine del mondo per come lo conosciamo.

Emanuele Atturo, vice-direttore de l’Ultimo Uomo, è una voce autorevole in tema di tennis e probabilmente la penna più brillante capace di rendere la narrazione di questo sport, molto più di una semplice cronaca dei fatti. Questo saggio dedicato a Re Roger è la sublimazione di questo talento, godibile anche per chi non è appassionato di tennis, ma ama leggere di parabole straordinarie, raccontate come meritano.

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Tra le tante vicende assurde e le storie di uomini decisamente fuori dall’ordinario che sono state raccontate da Werner Herzog nel corso della sua lunga e prolifica carriera, si è aggiunta quella di Hiroo Onoda, il soldato giapponese ignaro della fine della Seconda Guerra Mondiale, che per ventinove anni rimase da solo nella giungla dell’isola delle Filippine Lubang, rifiutandosi di credere che il suo Paese potesse essersi arreso. Si tratta del più celebre “soldato fantasma” giapponese, raccontato da Herzog questa volta attraverso la parola scritta anziché per immagini, concedendosi diverse digressioni esistenziali, che lo rendono, al pari di quasi ogni altra cosa fatta da Herzog, semplicemente imperdibile.

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Tra i diversi tagli con cui si sta raccontando la fine del mondo e l’antropocene, il saggio di Marco Malvestio si distingue per il suo approccio che parte dalla narrativa distopica e dai film di fantascienza, ambientati proprio in questo periodo storico. Partendo quindi da una prospettiva culturale del cambiamento climatico e della catastrofe ambientale, il saggio tocca i principali punti d’attualità, fornendo spunti interessanti e aggiungendo una nuova testimonianza in quello che è ormai a tutti gli effetti un tema narrativo a sé stante.

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