5 neologismi da Smart Working5 min read
Dopo diverse ore di lavoro sedentario senza mai sgranchire le gambe, ecco che un’acuta dolenzia proveniente dal fondo schiena ti ricorda che è arrivato il momento di alzarsi per fare una passeggiata (nel perimetro della stanza, ovviamente).
La tenuta lavorativa ufficiale di ogni smart worker che si rispetti per affrontare riunioni e improvvise videochiamate su Zoom: una bella camicia sopra, pantaloni del pigiama e cioce sotto.
Che giorno è oggi? Se non riesci a rispondere a questa domanda, perché non esci di casa da mesi e hai completamente perso la percezione del tempo, ti aiutiamo noi: è Blursday!
Il piccolo gruppo di amici e colleghi con cui ti tieni in contatto tutti i giorni (tramite Zoom ovviamente) e che sono ormai diventati la tua nuova filter bubble sociale.
Quel senso di stanchezza e disagio causato dall’eccessiva interazione in video durante lo smart working. È anche un’ottima scusa per evitare l’ennesima videochiamata con il quaranteam: “Oggi non posso, c’ho la Zoom Fatigue!”