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5 neologismi da Smart Working5 min read

1. Butt Alert

Dopo diverse ore di lavoro sedentario senza mai sgranchire le gambe, ecco che un’acuta dolenzia proveniente dal fondo schiena ti ricorda che è arrivato il momento di alzarsi per fare una passeggiata (nel perimetro della stanza, ovviamente).

2. Clothes Mullet

La tenuta lavorativa ufficiale di ogni smart worker che si rispetti per affrontare riunioni e improvvise videochiamate su Zoom: una bella camicia sopra, pantaloni del pigiama e cioce sotto.

3. Blursday

Che giorno è oggi? Se non riesci a rispondere a questa domanda, perché non esci di casa da mesi e hai completamente perso la percezione del tempo, ti aiutiamo noi: è Blursday!

4. Quaranteam

Il piccolo gruppo di amici e colleghi con cui ti tieni in contatto tutti i giorni (tramite Zoom ovviamente) e che sono ormai diventati la tua nuova filter bubble sociale.

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5. Zoom Fatigue

Quel senso di stanchezza e disagio causato dall’eccessiva interazione in video durante lo smart working. È anche un’ottima scusa per evitare l’ennesima videochiamata con il quaranteam: “Oggi non posso, c’ho la Zoom Fatigue!”

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