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Kit culturale per prepararsi a Linfa Festival8 min read

Kit culturale per prepararsi a Linfa Festival

Podcast, libri, film, newsletter e una selezione musicale curata da Siamomine, per prepararsi come si deve al Linfa Festival

di Siamomine

Dall’8 all’11 luglio alla Riserva naturale di Poggio all’Olmo e nel borgo di Monticello Amiata si terrà la prima edizione di Linfa – Festival di arte, natura e scienza. Saranno quattro giorni all’insegna, innanzitutto, della natura grazie a una location incantevole e una filosofia alla base del festival che punta a rilanciare i meravigliosi borghi dell’Amiata, tra cui Monticello, un borgo medievale a 743 metri sul livello del mare. Inoltre, il ricco programma prevede mostre, installazioni, teatro e performance all’insegna della riscoperta del rapporto tra uomo e ambiente.

Per l’occasione abbiamo pensato di fornire un piccolo starter pack di contenuti culturali consigliati dalla nostra redazione, da recuperare o da iniziare a seguire nel caso in cui dovessero mancare al vostro repertorio, più una playlist immancabile per entrare nel mood che caratterizzerà Linfa Festival. A proposito, per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale www.linfafestival.com o seguire Linfa su Instagram.

Ologies

Un consiglio un po’ scontato forse, visto che questo podcast ha già più di 200 puntate ed è famosissimo. Tuttavia noi l’abbiamo scoperto con colpevole ritardo, per cui, chissà potrebbe essere una new entry anche per voi. È condotto da Alie Ward – già collaboratrice di CBS e Netflix, tra le altre cose –  e parla di scienza e dintorni nella maniera più coinvolgente e interessante che abbiamo ascoltato in un podcast.

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Medusa

Un altro consiglio scontato. Medusa è una newsletter bisettimanale che parla di antropocene da un punto di vista scientifico e culturale al tempo stesso. Esiste ormai da qualche anno ed è un appuntamento fisso dei nostri mercoledì in cui esce. Qui troverete racconti, storie, statistiche (spesso inquietanti), è curata da Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi. Se non vi siete ancora iscritti, perché esistono troppe newsletter e non riuscite a starci dietro, vi consigliamo di ripensarci e di sacrificare qualcos’altro, perché questa non può proprio mancare.

Mobility Justice

Finché si tratta di podcast e newsletter, il campo è relativamente stretto. Passando ai libri, è praticamente impossibile sceglierne uno in particolare senza rimpianti, ma la vita è dura e noi siamo qui per questo. Il primo libro che consigliamo è questo saggio di Mimi Sheller che sottotitola: The politics of movement in an age of extremes. Come molte letture illuminanti, è in grado di aprire gli occhi su aspetti della vita quotidiana che abbiamo sotto il naso, ma che diamo per scontati. Come ci spostiamo, come si spostano gli oggetti e le cose che consumiamo e quanta ingiustizia c’è dietro a tutto questo, quanto, soprattutto, incide sul cambiamento climatico. È possibile ripensare gli spazi e i nostri movimenti? Se sì, questo è un ottimo punto di partenza.

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Ghost Strata

ghost strata

Anche per i film, mica è facile. Diamo per scontato che qualunque cosa messa su pellicola che abbia a che fare con Werner Herzog, sia parte integrante della vostra vita, così come i principali documentari a tema ambiente. Per cui, abbiamo scelto un’opera uscita un paio di anni fa, più poetica ed evocativa. Il regista è Ben Rivers, un regista sperimentale che si occupa di etnografia e archeologia, principalmente. Ghost Strata è diviso in dodici capitoli, uno per ogni mese dell’anno, ed è un collage di immagini che fanno ben presto perdere i punti di riferimento spazio-temporali, anni, secoli e millenni si stratificano come le rocce, ogni cosa perde traccia e al contempo rimane in eterno sul pianeta, compresi le ferite provocate dall’umanità. Peraltro, in questo momento è disponibile su MUBI.

L’arte di respirare

Questo libro invece lo stiamo consigliando un po’ a chiunque, anche ai passanti per strada. Ci ha un bel po’ inghiottito di recente, nel senso positivo dell’espressione, si capisce. James Nestor destruttura e dà un nuovo senso a un gesto istintivo di qualunque forma di vita, tra cui anche noi cari esseri umani. Si tratta di uno dei pochi atti che ci accomunano con gli altri esseri viventi su questo pianeta e già per questo, andrebbe dato meno per scontato e osservato da un’altra prospettiva. Accade proprio questo tra le pagine del libro in questione, con tanto di esercizi per migliorare le proprie abitudini respiratorie.

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Ana Vaz

Ana Vaz è un’artista e videomaker brasiliana che ci ha incantato con i propri lavori, in particolare Look closely at the mountains e Occidente che vi consigliamo caldamente se amate le opere d’avanguardia che teletrasportano nel giro di pochi secondi in contesti ecologici fuori dalla portata delle nostre giornate, immersioni nella natura e negli ecosistemi più inaccessibili, non senza critiche e prese di posizione verso la devastazione causata dall’umanità. Da seguire assolutamente.

Music for Linfa Festival

Concludiamo con una bella playlist. Abbiamo scelto un po’ di musica adatta a entrare nel giusto clima, un’oretta tra ambient, chillwave, neoclassica e qualche escursione fuori rotta che siamo sicuri apprezzerete. Buon ascolto!

 


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